Trasporti nazionali e internazionali

“Le Vie del Mare” e il rilancio del Basso Lazio.

28 febbraio 2012
La Provincia di Latina si è impegnata, a partire dai primi mesi del 2011, in un’indagine profonda della situazione di porti e interporti del Mediterraneo e di come affrontano e si confrontano con le conseguenze della crisi.

Il passo successivo è stato quello di affidare all’Università Federico II di Napoli una ricerca più approfondita e dettagliata riguardo lo stesso tema.

I risultati di questa ricerca verrano comunicati il prossimo 9 marzo 2012 in sede del Consiglio provinciale previsto e a cui si unisce, proprio a partire dalla stessa ricerca, la proposta “Le Vie del Mare” - Portualità, Retroportualità e Inland Terminal del Basso Lazio: “Sviluppo dei Mercati della Logistica e dei Trasporti con riferimento alla Provincia di Latina”.

La Provincia di Latina è forte nei suoi obiettivi puntando sulla consapevolezza del proprio territorio ben predisposto ad ospitare nuove misure di innovazione strutturale.

Un percorso, che interessa la questione intermodale nel Sud Lazio e le vie del mare in termini di traffico crocieristico e di Autostrade del Mare, è già stato intrapreso e pone basamenti nella forte realtà produttiva del porto di Gaeta che comprende i settori che vanno dalle auto al farmaceutico, dal chimico all’ortofrutta.

“A rafforzare la bontà del nostro lavoro – afferma il presidente della Provincia di Latina Armando Cusani – vi è inoltre uno studio dalla Svimez sulla Ripresa economica e ruolo del Mezzogiorno, presentato nei giorni scorsi alla V Commissione Bilancio della Camera dei Deputati.

Le aree preferenziali individuate per questo sviluppo sono: l’area dell’Abruzzo meridionale, l’area del Basso Lazio e dell’alto casertano, l’area Torrese – Stabiese, l’area Pugliese Bari – Taranto – Brindisi, l’area della Piana di Sibari, l’area Catanese (Sicilia orientale) e l’area della Sardegna settentrionale.

Le aree inserite nel programma di sviluppo della Svimez comprendono un porto commerciale, spazi retroportuali e attività economiche che presentino un forte orientamento alle esportazioni.

La parola d’ordine è “produttivizzare”, produttivizzare il territorio in senso logistico per promuovere un aumento dell’occupazione e delle esportazioni.

Le basi sono buone, gli obiettivi chiari. L’appuntamento è fissato per il prossimo 9 marzo 2012.

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