Servizi e accessori per il trasporto
Confetra: il governo permetta alla logistica italiana di essere il motore del paese.
17 gennaio 2012
II mondo del trasporto, della spedizione e della logistica delle merci, che la Confetra rappresenta dal 1945, ha da anni individuato nelle semplificazioni burocratiche e nelle liberalizzazioni del mercato gli snodi fondamentali per cogliere appieno tutte le opportunità di sviluppo, dirette e indirette, legate ai servizi logistici.
Confetra a fine anno ha presentato un documento nel quale esemplifica, settore per settore, tutte le problematiche legate alla situazione italiana e con il quale intende sollecitare l'azione di governo.
Di seguito in sintesi.
Ferrovie - il ritiro progressivo di Trenitalia dal cargo ferroviario non è stato programmato secondo un piano strategico nazionale, né tanto meno accompagnato da misure a sostegno di vettori alternativi, ma unicamente dettato dalle opportunità aziendalistiche dell'ex monopolista, con gravi ripercussioni su tutto il sistema logistico nazionale.
Porti - la mancanza di una programmazione sui porti strategici di rilevanza internazionale ha di fatto bloccato gli investimenti nella nostra portualità (dragaggi, piattaforme, raccordi ferroviari, ecc.), mentre si è scoraggiato il terminalismo privato con la brevità delle concessioni e con oneri ingiustificati di alcuni servizi tecnico nautico obbligatori.
Autotrasporto - contribuzione assistenziale a pioggia per miliardi di euro, obblighi cartacei anacronistici come la "scheda di trasporto", tariffe minime obbligatorie mascherate da costi della sicurezza, responsabilità solidale del primo committente per fatti da lui non controllabili, hanno reso questa modalità (che trasporta 1'800/ 0 delle merci) ingessata e incapace di evolvere verso assetti più efficienti e competitivi.
Tutto ciò premesso, la Confetra chiede al nuovo Governo di aprire, per ciascuno dei grandi temi sopraindicati, un confronto specificamente finalizzato a rimuovere gli ostacoli normativi, regolamentari, ma soprattutto culturali, che impediscono alla logistica italiana di estrinsecare tutte le proprie potenzialità quale fondamentale motore di sviluppo dell'economica del paese.