Servizi e accessori per il trasporto

Trasporto su gomma: dall'Europa, sovrattassa per chi inquina di più

08 giugno 2011

Con 505 voti a favore e 141 contrari, è stata approvata dal Parlamento europeo la direttiva Eurovignette III in merito alla normativa fiscale che dovrà regolare il trasporto su strada europeo: le nuove regole saranno soggette a un accordo in seconda lettura con il Consiglio e poi recepite dagli stati membri.

In sostanza, lo scopo della direttiva è internalizzare i costi esterni del trasporto, ovvero addebitare ai vettori, oltre al pedaggio sino ad oggi dovuto per l'utilizzo delle infrastrutture, anche i costi dell'inquinamento acustico ed atmosferico.

Concretamente, al pedaggio potranno essere mediamente aggiunti 3-4 centesimi di euro al chilometro, che si applicheranno ai veicoli superiori alle 3 tonnellate e mezzo che transiteranno sulle reti di trasporto transeuropee e sulle autostrade.

La direttiva stabilisce che i veicoli a motore meno inquinanti saranno esenti dai costi dell'inquinamento atmosferico fino al 1° gennaio 2014 per la classe di emissione Euro V, e fino al 1° gennaio 2018 per la classe Euro VI.
Inoltre, nelle aree sensibili e nelle zone montuose, ai costi esterni si aggiungerà una maggiorazione fino al 25% per i veicoli più inquinanti (da Euro 0 a Euro II) e, a partire dal 1° gennaio 2015, tale maggiorazione sarà estesa alla classe Euro III.

Un altro aspetto della direttiva è che per incentivare il decongestionamento delle aree più trafficate, la percentuale di variazione dei pedaggi potrà arrivare fino al 175% nelle aree maggiormente frequentate, con tariffe più elevate applicabili nelle cinque ore di punta e con tariffe più basse per gli altri periodi.
Per consentire alle aziende di trasporto di determinare i loro costi e di adattare la loro pianificazione dei viaggi, la Commissione fornirà un elenco delle tariffe e degli orari di applicazione in tutta l'UE.

In cambio, gli Stati membri dovranno investire almeno il 15% degli introiti di cui sopra nelle reti di trasporto transeuropee, mentre i fondi rimanenti dovrebbero essere utilizzati per attenuare gli effetti nocivi e per lo sviluppo sostenibile dei sistemi di trasporto.
Per promuovere la trasparenza e il dibattito pubblico, gli eurodeputati hanno incluso nella direttiva l'obbligo per gli Stati membri di informare periodicamente la Commissione sulle tariffe e sull'utilizzo degli oneri percepiti.

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