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Accordo sulla privacy fra Commissione Europea e imprese per le etichette RFID
11 aprile 2011
Insieme alla progressiva diffusione delle applicazioni RFID (circa 1 miliardo in Europa nel 2010, 2,8 miliardi la previsione per il 2011), crescono anche i timori per la tutela della sfera privata di ciascuno di noi.
Le etichette RFID, presenti in molti oggetti, dai tesserini magnetici per gli autobus alle tessere per il pagamento elettronico dei pedaggi autostradali, contengono dati che possono essere elaborati automaticamente da dispositivi microelettronici quando vengono avvicinate a "lettori" che le attivano, ne captano il segnale radio e procedono ad uno scambio reciproco di dati.
La presenza di radioetichette in oggetti quali telefoni cellulari, computer, frigoriferi, libri elettronici e automobili può offrire molti vantaggi per le imprese, i servizi pubblici e i prodotti di consumo, ma questi dispositivi possono nel contempo mettere a repentaglio la tutela della sfera privata, della sicurezza e dei dati, rischiando di esporre i nostri dati personali (uno tra i tanti, la nostra ubicazione) all'accesso non autorizzato da parte di terzi.
L'accordo del 6 aprile fra Commissione Europea e imprese, società civile, ENISA (Agenzia europea per la sicurezza delle reti e dell'informazione) stabilisce che le imprese svolgano una valutazione globale dei rischi per la vita privata e adottino misure per far fronte ai rischi individuati prima che una nuova applicazione contenente una "smart tag" sia introdotta nel mercato.
Tra gli eventuali rischi vi sono gli effetti che potrebbero avere sulla sfera privata i collegamenti tra i dati raccolti e trasmessi ed altri dati.
È questo un aspetto particolarmente importante nel caso di dati personali sensibili, come quelli biometrici, sanitari o inerenti all'identità.
Applicabile a tutti i settori economici che utilizzano le etichette intelligenti (trasporti, logistica, commercio al dettaglio, servizi di biglietteria, sicurezza e sanità), il quadro per l'impatto sulla protezione della vita privata stabilisce per la prima volta in Europa una metodologia chiara per valutare e attenuare i rischi posti dalle etichette intelligenti per la vita privata.
In particolare questo quadro non soltanto darà certezza del diritto alle imprese, garantendo loro che l'uso delle radioetichette sia compatibile con la legislazione europea sulla privacy, ma offrirà anche una maggiore protezione ai cittadini e ai consumatori europei.
Per ulteriori informazioni si veda questa pagina del sito internet dell'Unione Europea