Outsourcing

Forte contrazione del traffico merci transalpino nel 2009

16 marzo 2010
Nel 2009 il traffico merci transalpino ha registrato una forte contrazione, più accentuata nel primo semestre che nel secondo, e complessivamente più forte nel comparto ferroviario, che ha diminuito la propria quota di mercato.

I dati dello scorso anno - resi noti dal dipartimento federale elvetico dell'Ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni - riportano il transito di 1,18 milioni di camion (il numero più basso dal 1998), con una flessione del 7,4% rispetto al 2008, e 20,9 milioni di tonnellate nette trasportate per via ferroviaria, con una diminuzione del 17,7%.

La quota della ferrovia sull'insieme del traffico transalpino è scesa dal 64% nel 2008 al 61% nel 2009, diminuzione - ha rilevato il governo svizzero - che è avvenuta anche a seguito del sensibile calo dei prezzi nei trasporti stradali.

Particolarmente colpito è risultato il traffico in carri completi (-27,4 %): la forte contrazione - ha spiegato l'esecutivo - è dovuta soprattutto alla crisi economica che ha fatto crollare la domanda di acciaio, automobili, legno e carta, merci trasportate prevalentemente in carri completi, mentre su gomma si trasportano principalmente beni di uso quotidiano la cui domanda resta stabile anche in periodi di recessione.

Nella seconda metà del 2009 la ferrovia ha recuperato leggermente posizioni nei confronti della strada.

Il traffico combinato non accompagnato (TCNA, contenitori, semirimorchi e casse mobili) ha segnato nel 2009 una riduzione complessiva del 14,1%, caratterizzata tuttavia da una sensibile attenuazione nel secondo semestre (-2,7%) rispetto ai primi sei mesi (-23,7%).

L'autostrada viaggiante è leggermente cresciuta (+2,3%) nel secondo semestre.

Il governo elvetico ha confermato la prosecuzione delle iniziative per limitare il traffico stradale transalpino nonostante il considerevole calo del numero dei camion transitati attraverso le Alpi, che nel 2009 è risultato il più basso da oltre dieci anni.

In particolare, ha confermato la necessità di introdurre ulteriori strumenti per contenere il traffico stradale, in primis attraverso un sistema di gestione del traffico pesante sui valichi alpini come ad esempio la borsa dei transiti alpini che - ha spiegato il governo - presenta le maggiori potenzialità in tal senso.

Il consiglio federale ha precisato che entro il prossimo anno la Svizzera appronterà le basi per introdurre tale sistema in collaborazione con le altre nazioni dell'arco alpino.

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