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IATA: revisione al rialzo per le perdite del traffico aereo nel 2009
16 settembre 2009
Le previsione per le compagnie aeree mondiali sono peggiorate per quest'anno, con l'International Air Transport Association (IATA) che stima 11 miliardi di dollari di perdite, mentre si indebolisce la domanda.
«La situazione dell'industria resta desolata», spiega Giovanni Bisignani, direttore generale di Iata.
Parlando a funzionari del governo e dell'industria, Bisignani ha detto che la crisi è peggiore di quella che colpì le linee aeree dopo gli attenti dell'11 settembre 2001.
«Questo non è uno shock a breve termine», ha detto Bisignani prevedendo circa 4 miliardi di perdite per il 2010.
Il suo gruppo aveva stimato a giugno perdite per circa 9 miliardi di dollari nel 2009 dopo gli 8,5 miliardi persi nel 2008, quando gli alti prezzi del carburante hanno inciso sul risultato.
Il gruppo, che ha sede a Ginevra, conta 230 compagnie per circa il 93% del traffico aereo internazionale. Tra i membri ci sono British Airways, Cathay Pacific, Emirates e United Airlines.
Durante una conference call con i giornalisti, Bisignani ha detto di aspettarsi che i ricavi calino del 15% quest'anno e che non ritorneranno a livelli del 2008 prima del 2012.
Bisignani ha aggiunto che le compagnie medio-piccole non hanno accesso al mercato del credito di cui godono quelle più grandi, mettendole in condizioni di maggiore fragilità, e che nei prossimi mesi l'industria aeree potrebbe vedere altre bancarotte.
Per il 2009, Iata ha detto di aspettarsi un calo del traffico passeggeri del 4%, contro le stime di giugno dell'8%,. Per i cargo si prevede un calo del 14%.