Le applicazioni tradizionali dell'
Internet of Things (
IoT) sono spesso limitate dalla necessità di
sensori alimentati a batteria, che sono costosi da mantenere e sostituire e possono avere un impatto negativo sull'ambiente.
Oggi, le strutture industriali come fabbriche, miniere, porti e centrali elettriche cercano di connettere un numero sempre maggiore di
sensori per monitorare la posizione e le prestazioni dei loro asset.
Però, hanno bisogno di una soluzione che costi poco e che abbia un consumo energetico di soli 100 µW per dispositivo.
La soluzione: sensori passivi
Nel secondo trimestre del 2022,
Huawei e
China Mobile hanno condotto un test sul campo di una
soluzione IoT passiva, che sfrutta l'energia dell'ambiente circostante per alimentare i sensori, eliminando la necessità di batterie.
Questa tecnologia è progettata per essere utilizzata con le
reti 5G avanzate, dotate di coordinamento delle risorse inter-sito e ottimizzazione congiunta della programmazione.
La soluzione IoT passiva testata da Huawei ha migliorato la copertura di dieci volte rispetto all'
RFID.
Durante il test, che prevedeva la raccolta di dati di temperatura e umidità, è stato scoperto che una stazione base IoT passiva supporta una distanza di lettura massima di 235 metri.
Le
tecnologie IoT passive potrebbero rendere le reti di sensori molto più economicamente sostenibili, aumentando notevolmente l'efficienza del conteggio delle scorte nei magazzini e di altri processi industriali.
Ad esempio, potrebbe essere utilizzata per contare 100.000 articoli di
magazzino con un'accuratezza del 99,99%.
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