La logistica europea si trova in una condizione di forte stress.
A mettere sotto pressioni il settore contribuiscono la forte crescita dell’inflazione nell’eurozona, che ha giugno ha raggiunto il 9,6%, con un indice annuale Iapc dell’8,6%, e il costo elevato del carburante.
Per quanto riguarda il costo del carburante, secondo uno studio effettuato da ASSTRA (Associazione Trasporti) la riduzione del consumo di prodotti petroliferi dalla Russia porterà a un aumento dei costi del gasolio nel terzo trimestre del 2022.
A complicare la situazione delle aziende che si occupano di trasporto anche la questione legata alla proroga del soggiorno legale degli autisti ucraini impiegati dai vettori polacchi nell’UE.
In tal senso in una nota divulgata da ASSTRA si legge: “Se la situazione non si normalizzerà entro la fine dell’anno, 100mila lavoratori del trasporto internazionale su strada non avranno una documentazione adeguata, diverse migliaia di vettori rischieranno il fallimento e l’offerta di servizi di trasporto polacchi si ridurrà di un terzo”.
Una questione complessa a cui si aggiunge anche la situazione di 30mila autisti di altri Paesi, tra cui la Bielorussia, la cui condizione risulta in bilico.
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