
Maggiore flessibilità nella consegna dei
pallet EPAL, alta qualità, pulizia e ordine: sono questi i motivi che hanno portato
Terre Cevico a scegliere i bancali gestiti da
NolPal per la movimentazione delle
unità di carico nei propri magazzini.
Con oltre 5mila soci conferitori, 6.700 ettari di vigneto in Romagna, 159 milioni di fatturato aggregato*, 270 dipendenti,
4 impianti di imbottigliamento e 3 magazzini esterni, Terre Cevico è oggi uno dei gruppi italiani di riferimento nel settore vinicolo italiano e con una
presenza in 67 Paesi del mondo e una crescita costante in mercati come Giappone, Russia, Canada, Stati Uniti e Cina, dove nel 2020 è diventato il primo esportatore mondiale.
Terre Cevico ha sede a Lugo (RA) dal 1963, ma ha nel tempo costruito una
proposta di vini multiregionale grazie a partecipazioni e acquisizioni di cantine in Emilia, Veneto, Sicilia, Puglia e Umbria e di partnership per importazioni e distribuzioni in USA, Sud est asiatico, Germania e Francia.
Pallet EPAL, pulizia e perfezione per i magazzini automatici
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“Sia per l’Italia sia per l’estero, il pallet stava diventando un fattore critico – sottolinea
Daniele Capra, responsabile area logistica confezionato – Ai cronici e noti problemi dell’interscambio si è aggiunto il fattore qualità che impatta in quattro situazioni differenti. La prima è la produzione per la marca commerciale, per lo più in cartoncino poliaccoppiato: qui
se un chiodo sporge e buca una confezione, non rientra il pallet, ma l’autotreno. Secondo ambito: Coop, Conad, Crai e Despar lavorano con magazzini automatici e
bancali non perfetti inceppano le automazioni. Terzo ambito: stiamo crescendo nei vini di fascia alta nel canale horeca grazie alle acquisizioni di cantine regionali;
grossisti e ristoratori vogliono bancali puliti, in ordine, sicuramente non di seconda scelta. Quarto ambito: aumentano le esportazioni, e qui oltre alla
qualità tecnica del pallet è necessaria quella fitosanitaria.”

Daniele Capra valuta periodicamente altre proposte di pooling ma emergono
difficoltà e costi nel gestire i rientri dai canali horeca, dall’ingrosso e talvolta all’estero.
Alcuni distributori, poi, non accettano alcuni pooler, ma solo bancali EPAL.
Cevico ha iniziato a servirsi di
NolPal, che lavora in pooling solo con EPAL, dal 2015.
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La scelta si è rivelata risolutiva non solo perché
i tempi di rotazione media dei bancali si sono quasi subito velocizzati e si è quasi azzerata la giacenza nei depositi e nei fine linea (
NolPal, consegna a ridosso del momento della palettizzazione), ma anche perché nel tempo Cevico ha potuto
modulare la qualità: nuovo o di prima scelta, a seconda del canale e del cliente.
“Gestiamo 20.000 consegne che equivalgono ad 1 milione di ettolitri – precisa Daniele Capra – ma per la pluralità di prodotti, di canali, di nazioni, di packaging che variano dal vetro al cartone per bevande, la flessibilità è diventata nel tempo un prerequisito: quindi,
un pooler come NolPal ha dato quel tipo di risposta modulare e modulabile che ha consentito importanti economie nei costi di gestione e di migliorare la relazione con il cliente.
Infine, i benefici ambientali connessi allo standard EPAL, integrati con quelli ottenuti da NolPal, sono stati allegati alla politica di sostenibilità di Cevico.”
*il dato è riferito all’esercizio 2019/2020