In totale per il
Recovery Plan - al netto di eventuali ulteriori interventi del governo Draghi - sono previsti circa 32 miliardi di euro, di questi ben 26,7 miliardi saranno destinati all’implementazione delle opere ferroviarie per migliorare la mobilità e la connessione veloce dell’Italia.
A questa cifra si aggiunge un ulteriore miliardo e 600 milioni di euro che sono stati stanziati per le opere di messa in
sicurezza e monitoraggio digitale delle rete stradale, compresi viadotti e ponti.
Inoltre, sono stati stanziati circa 4 miliardi di euro per implementare l’intermodalità e la logistica integrata.
Per l’utilizzo di questi fondi Rfi, gruppo Fs, è stata ascoltata in Senato sul Recovery Plan.
L’azienda è stata ascoltata dalle commissioni
Bilancio e Politiche dell'Unione Europea del Senato sulle linee strategiche che dovrebbe seguire il Pnrr italiano per il settore ferroviario.
Da questa audizione sono emersi i punti cardine dell’azione da intraprendere:
- recuperare il divario infrastrutturale al sud;
- puntare sull'Alta velocità di rete per passeggeri e merci;
- completare i corridoi ferroviari ten-t e le tratte di valico;
- investire nell'Ertms (European Rail Traffic Management System);
- rafforzare la resilienza dell'infrastruttura;
- potenziare i nodi e le direttrici ferroviarie;
- mettere in atto l'upgrading della rete esistente;
- migliorare l'accessibilità alle stazioni.
In questo progetto il gruppo Fs metterà a disposizione il suo know-how di
Rete Ferroviaria Italiana per il ferro mentre per la parte stradale ci sarà il supporto di Anas.