Il settore della logistica costituisce 9% del PIL dell’Italia. Una percentuale che non può essere trascurata soprattutto perché è la logistica a rendere possibile l’export, uno dei punti di forza dell’economia italiana.
Alla luce di questo di Fedespedi, Federazione Nazionale Imprese di Spedizioni Internazionali, insieme a Confetra, Confederazione Generale Italiana dei Trasporti e della Logistica) hanno chiesto di inserire la logistica al centro del PNRR (Piano nazionale di ripresa e resilienza).
Silvia Moretto, Presidente di Fedespedi e Vicepresidente di Confetra, ha affermato che questo piano deve essere sfruttato per accelerare il cambiamento del comparto puntando su tre elementi: digitalizzazione, connettività e sostenibilità.
Questi tre fattori sono fondamentali per far evolvere il settore, mantenendolo competitivo a livello internazionale.
Digitalizzazione, connettività e sostenibilità sono strettamente interconnessi, ad esempio far diventare prassi la dematerializzazione di documenti e processi sarebbe frutto della digitalizzazione dei processi, aumenterebbe la comunicazione con conseguente diminuzione delle tempistiche lungo tutta la supply chain e, con meno carta in giro, aiuterebbe la sostenibilità ambientale, questo è solo uno degli esempi portati da Alessandro Pitto, Vicepresidente di Fedespedi con delega a IT & Digital Innovation.
L’obiettivo finale che le associazioni di categoria perseguono è la standardizzazione, la modularità delle procedure e l’industrializzazione della catena del trasporto tra nodi logistici per favorire nella logistica una gestione ‘just in sequence’ sia dei tempi e sia degli spazi a servizio della merce.
Sono investimenti vitali per un settore che ha dimostrato durante il lockdown di essere essenziale per la tenuta economica e sociale del Paese.