Il
Gruppo Volkswagen è riuscito a ridurre l ‘impatto della sua catena logistica grazie all’impiego di un nuovo tipo di carburante nelle navi che trasportano le auto in Europa.
Grazie all’utilizzo di navi alimentate a MR1-100, carburante a base di olio vegetale esausto recuperato dalle industrie alimentari e della ristorazione, il colosso automobilistico è riuscito a
rendere più green la logistica di 250mila auto che sono state movimentate tra i porti di Emden in Germania, Setubal in Portogallo, Santander in Spagna e Dublino in Irlanda.
Grazie all’impiego di questo nuovo tipo di carburante l’azienda è riuscita a
ridurre le emissioni dell’85% nei suoi
trasporti marittimi, un traguardo tutt’altro che trascurabile.
La parte più interessante è che essendo il MR1-100 un carburante molto simile all'E10 (carburante comune per le automobili) non si è resa necessaria nessuna modifica ai motori delle navi, dei MAN da circa 20.000 Cv di potenza.
Questa scelta di Volkswagen non solo rispetta le
nuove normativa europee in fatto di combustibili fossile, che impongono un limite di zolfo dello 0,5% nel carburante, ma li superano infatti il biocarburante MR1-100 non emette ossidi di zolfo.
Questa azione del Gruppo Volkswagen si pone in continuità con tutte le altre messe in campo al fine di essere CO2 neutrale nel 2050.
L’azienda per rendere sempre più green la sua logistica prevede di adoprare, per il
trasporto di veicoli in Nord Europa e in Centro America, bisarche alimentate con metano liquefatto (GNL).
Inoltre, Volkswagen prevede di utilizzare, entro l'inizio del 2021, solo elettricità verde per quanto riguarda il trasporto ferroviario effettuato con DB Cargo in Germania.