È stato illustrato nelle scorse settimane il manifesto per l’utilizzo del
Recovery Fund, ovvero quello strumento più volte richiesto dall’Italia con l’obiettivo di arginare l’impatto devastante del Covid-19 e che serve per sostenere l’economia del Vecchio Continente e quella dei singoli Paesi più colpiti dalla pandemia.
Partendo dal presupposto che l’emergenza Covid-19 ha portato effetti devastanti sull’intero settore del
trasporto merci, nel primo semestre del 2020 i
traffici merci sono stati ridotti di circa un quarto, ha spiegato l’Ufficio Studi di Confcommercio.
Per questo motivo
Conftrasporto chiede al Governo di intervenire sui tre punti cardine su cui si focalizza il documento:
- Formazione professionale. Per la formazione si chiedono investimenti per l’istruzione superiore, per la formazione a distanza e borse di studio per la formazione di alto livello per master universitari;
- Transizione verde e digitale. Per la Transizione verde e digitale si chiede un piano di finanziamento per il rinnovo del parco dell’autotrasporto e uno pluriennale per questo settore in modo da rafforzare gli incentivi a favore della sostenibilità;
- Infrastrutture. Per le infrastrutture dedicate alla mobilità – nell’ambito della logistica, del trasporto stradale, ferroviario e marittimo – Conftrasporto chiede diverse soluzioni per i Corridoi europei.
Copertura finanziaria per i porti, sicurezza nelle strade e autostrade e manutenzione delle infrastrutture sono gli altri provvedimenti chiesti da Confstrasporto.