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Trasporti e logistica marittima: quali saranno i porti del futuro?
Via al progetto DocksTheFuture per semplificare e digitalizzare i processi della logistica portuale


Software e sistemi per il trasporto

Trasporti e logistica marittima: quali saranno i porti del futuro?

14 Luglio 2020

Quando si parla dell’importanza dei servizi che offrono i trasporti e la logistica da sottolineare è il lavoro svolto dal settore marittimo, senza il quale non ci sarebbe un flusso così efficiente in grado di migliorare le qualità del nostro Paese.
Per questo motivo nasce il progetto DocksTheFuture, volto ad ottimizzare la logistica marittima e i porti futuro.

Nato a gennaio 2018, il programma ha una durata di 30 mesi e ha ricevuto dalla commissione europea un budget di circa 1,2 milioni di euro.
Lo scopo è quello di attuare il concept di quelli che saranno i porti nel 2030, in particolare in progetto vuole:

  • Semplificare e digitalizzare i processi;
  • Ridurre le emissioni;
  • Utilizzare fonti di energia rinnovabili.

Selezionato dall’agenzia esecutiva per l’innovazione Inea (Innovation and Networks Executive Agency), il progetto DocksTheFuture dovrà mettere in luce le problematiche relative alla semplificazione e digitalizzazione dei processi, ai dragaggi, alla riduzione delle emissioni inquinanti, alla transizione energetica, alle reti elettriche intelligenti, alla relazione tra il porto e la città e all’utilizzo di fonti di energia rinnovabili.

Capo del progetto è la famosa Circle, società che opera nel settore portuale e nella logistica intermodale. Tra i partner: l’Università degli studi di Genova, l’Institut für Seeverkehrswirtschaft und logistik (Germania), e le società di consulenza estere Magellan (Portogallo) e PortsExpertise (Belgio).





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