Nonostante il periodo di crisi che molte aziende italiane ed estere hanno dovuto attraversare, non sono mancati i successi e i passi avanti inerenti all’innovazione logistica di alcune di queste.
Un esempio è Bosch, multinazionale tedesca leader nel settore di produzione mondiale di componenti per autovetture.

Grazie ad una logistica flessibile, l’IoT (Internet of Things) è in grado di aiutare le aziende manifatturiere a reagire positivamente contro l’interruzione della produzione, in modo da mantenere l’intera catena di approvvigionamento trasparente e ottimizzata.

Grazie alla digitalizzazione, alla connettività e ai sistemi innovativi, oggi le aziende riescono a mantenere un buon equilibrio.
Con l’ondata di lockdown, mantenere la distanza è stato essenziale, ma non per questo la produzione si è fermata, il cambio turno ad esempio è stato gestito in maniera digitale, ha spiegato Rolf Najork, membro del board di Bosch e responsabile del settore Industrial Technology.

Monitorare in remoto gli impianti o intervenire per effettuare la manutenzione nelle macchine è solo possibile grazie al digitale e all’industria 4.0. Grazie alle soluzioni interconnesse è infatti possibile garantire una logistica non solo efficae, ma soprattutto flessibile.

Nel caso di Bosch, già dal 2012 sono stati inseriti i sistemi di connettività alla produzione logistica e numerosi progressi sono stati portati avanti: nel 2019 le vendite di soluzioni connesse per la produzione e la logistica hanno superato i 750 milioni di euro, con un aumento del 25% rispetto all’anno precedente.