Sempre più novità tecnologiche vengono sviluppate e progettate da grandi aziende sia italiane che estere. Questo è quello che è successo grazie al gruppo svizzero
Intamin Transportation, che ha dato vita al progetto del
treno anti-Covid.
L’idea è stata presentata in anteprima al
Comune di Milano, ma in Cina, in due grandi metropoli (Ningbo e Xi’An), in Vietnam, nella città costiera di Da Nang, in Turkmenistan e in Nigeria, è già stato utilizzato.
Si tratta di un sistema applicabile a ogni tipo di collegamento ferroviario, pensato inizialmente per risparmiare su costi di gestione, manutenzione e di energia elettrica. Il sistema permetteva l’agganciamento o lo sganciamento di carrozze in base al flusso dei passeggeri, poi con le norme da rispettare per l’emergenza, il progetto ha subito modifiche adeguandosi alle
misure di sicurezza, ha spiegato
Fernando De Simone, coprogettista e rappresentante in Italia di Intamin Transportation.
Le modifiche apportate riguardano:
- L’inserimento di carrozze con cabine completamente separate le une dalle altre;
- Capienza di otto posti per ciascuna carrozza collocati sui due lati con distanza di tre metri;
- Installazione di sedili separati da pareti in plexiglass;
- Presenza di un aspiratore che filtra l’aria e la depura.
Inoltre le carrozze sono dotate della
presenza di sensori che rilevano la temperatura corporea di ogni passeggero e analizzano i dati trasmettendoli alla centrale operativa. Se viene rilevata una temperatura troppo alta scatterà l’allarme che bloccherà la partenza del treno.