L’allarme arriva da Stormshield, leader europeo nella sicurezza informatica: oggi gli hacker puntano alle catene di gestione della logistica. Assemblaggio, stoccaggio e spostamento sono tutte fasi molto vulnerabili.
Dato che le grandi aziende ormai sono abbastanza consapevoli riguardo ai rischi e alla sicurezza IT, gli attacchi informatici si sono spostati su quello che viene considerato l’anello debole, ovvero terze parti, “appaltatori”, fornitori esterni, insediandosi nella catena logistica e in quella di approvvigionamento.
Gli acquirenti conoscono il grande marchio e si fidano, ma in mezzo ci sono tanti passaggi, operazioni che vengono subappaltate ad altre aziende, magari più piccole, e meno pronte al rischio di un cyber attacco.
Florian Bonnet, Director of Product Management di Stormshield, cita il caso delle aziende in cui i computer, tornati da una riparazione, vengono riconsegnati direttamente ai dipendenti.
Un malware, ad esempio, potrebbe venire installato durante la riparazione o il suo trasporto. Infiltrandosi in qualche passaggio, secondo Stormshield, gli hacker possono rubare i dati che riguardano i clienti o i partner, accedere ad informazioni riservate sui processi di produzione, o addirittura bloccare intere linee di produzione.
La soluzione sta nella collaborazione. Così come viene fatto per i propri team, l’azienda dovrebbe sensibilizzare anche i suoi fornitori sugli eventuali rischi, e nelle gare assicurarsi che vengano soddisfatti determinati requisiti di sicurezza informatica.