Uno dei problemi che deve affrontare la
logistica delle spedizioni è quello che ha a che fare con la
dimensione dei prodotti facenti parte dello stesso carico o consegna.
La
Fitt di Sandrigo (nel vicentino), azienda specializzata nella realizzazione di sistemi completi in materiale termoplastico per il passaggio di fluidi, ha trovato il modo per aggirare tale difficoltà.
“La scelta – spiega
Kety Zardo, Supply Chain manager, a Il Sole 24 Ore – è stata quella di non esternalizzare la logistica. Al contrario, pensiamo che la corsa al ribasso non permetta di cogliere le opportunità di miglioramento e di efficientamento che oggi la tecnologia offre, grazie ad esempio alle Rfid per l’identificazione delle merci utilizzando la radiofrequenza”.
I centri sparsi nel mondo di Fitt sono 11: 5 in Italia, 3 in Francia, uno in Spagna, uno in Cina e uno in Polonia.
Le
esportazioni toccano complessivamente 87 Paesi, che contribuiscono a generare un fatturato complessivo di 227 milioni di euro.
“Ogni
magazzino, in Italia come all’estero, è gestito internamente. Dove è possibile, è aziendale anche la proprietà di terreni e attrezzature. Crediamo che nell’ambito dei singoli processi di innovazione, la logistica debba essere sempre inclusa come campo in cui poter applicare proficue azioni di ricerca e sviluppo”, conclude Zardo.
Non a caso, l’azienda ha recentemente ottenuto un
finanziamento di 10 milioni di euro dal Mise per il progetto di ricerca e sviluppo Nuova generazione full Made in Italy di prodotti funzionalizzati per il trasporto dei fluidi.