La settimana scorsa, il 20 aprile, i rappresentanti di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti e quelli di FedEx si sono incontrati e hanno proclamato lo stato di agitazione generale.
I sindacati spiegano in una nota la motivazione: “In base al nuovo modello organizzativo, Fedex ha aperto una procedura di licenziamento collettiva, equivalente a 315 esuberi strutturali, quasi totalmente dipendenti courier e contestualmente è stata annunciata una comunicazione di trasferimento collettivo per altri 17 dipendenti di Fedex e per 92 addetti alle vendite di TNT”.
Le sigle hanno convenuto che il piano di riorganizzazione previsto da FedEx dopo l’integrazione di TNT sia alquanto negativo nei confronti del personale, con tagli e obiettivi non all’altezza.
Nel comunicato, i tre sindacati concludono annunciando iniziative per salvaguardare i livelli occupazionali e per chiedere alle aziende di cambiare il piano di riorganizzazione, “che deve puntare realmente allo sviluppo delle attività, alla loro internalizzazione ed alla salvaguardia dei posti di lavoro”.