Trasporti nazionali e internazionali
Armatori d’Europa: più certezza per noi dopo la Brexit
05 marzo 2018
Più certezza sui rapporti commerciali tra Ue e Regno Unito alla luce della Brexit: è quanto chiedono gli armatori europei nel corso di un'audizione presso la Commissione per i Trasporti e il Turismo del Parlamento europeo sull'impatto della Brexit sui trasporti marittimi.
«È fondamentale - ha detto il Segretario generale dell'European Community Shipowners' Associations (ECSA), Martin Dorsman - che l'UE continui ad essere una regione competitiva per le compagnie di navigazione marittima.
Ciò significa parità di condizioni e stretta cooperazione UE-Regno Unito.
Riteniamo che l'UE e il Regno Unito debbano diventare modelli quanto alle norme e agli standard internazionali per lo shipping e per il commercio globale in generale».
L’Associazione degli armatori europea ha posto l'accento su tre priorità immediate: traffico marittimo senza ostacoli tra Regno Unito e UE, libera circolazione dei marittimi, personale di terra e passeggeri e mantenimento del libero accesso al mercato interno e al settore offshore.
Relativamente alla terza priorità per gli armatori, in particolare, l'ECSA ha ricordato che nel 1849 il Regno Unito abolì tutte le restrizioni relative alla bandiera e, in quanto membro dell'OCSE, è obbligato a tenere aperte i propri scambi commerciali internazionali alla libera concorrenza.
«Il mercato interno del Regno Unito - ha sottolineato l'Associazione armatoriale europea - è aperto alle navi di qualsiasi bandiera e lo stesso vale per i mercati dell'UE.
Questo reciproco accesso al mercato dovrebbe essere preservato».