Si apre una nuova stagione nella storia dei collegamenti ferroviari tra l’Italia e la Svizzera, in particolare tra la Lombardia e il Canton Ticino. Una stagione che in prospettiva potrà fornire un ulteriore impulso alla crescita dell’aeroporto di Malpensa e al suo inserimento a pieno titolo nella rete dei grandi corridoi di trasporto europei. Domenica 7 gennaio è scattato il servizio commerciale lungo la nuova linea Lugano-Malpensa (nota in Italia come ferrovia Arcisate-Stabio), inaugurata dalle autorità italiane ed elvetiche il 22 dicembre. L’investimento economico complessivo è risultato pari a 260 milioni di euro.

Il
7 gennaio 2018 è partita la
nuova linea ferroviaria che collega Lugano e Malpensa.
Una linea che trasporta non solo persone, ma anche merci destinate all’export con lo scopo di
ingrandire il bacino di utenza nel Nord Italia prendendo come punto di riferimento l’aeroporto di Milano Malpensa, collegato via ferro con altre destinazioni, sia italiane che svizzere.
Un collegamento dal quale trarrà beneficio non solo il trasporto ferroviario, ma anche quello via aereo creando una struttura modale e intermodale allo stesso tempo.
Si creano, quindi,
nuove destinazioni che permettono di incrementare la circolazione sia di persone che di merci.
Un incremento che non sarà indifferente per la crescita del settore delle esportazioni.
Tutto ciò per fare di questo collegamento ferroviario non solo un punto di connessione tra l’Italia e il resto d’Europa, ma anche un fattore chiave per lo sviluppo del
sistema logistico italiano.
La cura del ferro spinge Mercitalia
In concreto, saranno
153 i treni che ogni giorno circoleranno tra
Italia e
Svizzera nel triangolo ferroviario dell’Insubria: Varese-Canton Ticino-Como.
Tra il Ticino e la Lombardia entrano in esercizio due nuove linee: la Como-Mendrisio-Varese e la Varese-Mendrisio-Lugano-Bellinzona.
I collegamenti saranno realizzati con treni
Tilo - società 50% Trenord e 50% Ferrovie federali svizzere - che sul territorio italiano saranno gestiti da Trenord.
Un bacino più largo
Per
Malpensa, la svolta si annuncia dalla prossima estate.
Dal
10 giugno 2018 il servizio transfrontaliero verrà prolungato fino all’hub di Malpensa (terminal 1 e terminal 2).
Malpensa risulterà quindi collegata direttamente con Varese, Mendrisio e Como.
Anche Bellinzona e Lugano saranno collegati via treno alla Malpensa con cambio a Mendrisio.
I nuovi treni permetteranno di raggiungere Malpensa dalle città della
Svizzera centrale e meridionale e connettere le direttrici del
Sempione e del
Gottardo grazie all’interscambio ferroviario di Gallarate.
I
benefici per Malpensa riguarderanno sia i passeggeri sia le merci.
Per quanto riguarda il cargo, lo scalo lombardo è il solo aeroporto, tra i
primi 10 scali europei per traffico merci (580mila tonnellate trasportate nel 2017, +7,5% rispetto al 2016), collocato nel Sud Europa e costituisce dunque il
più importante punto d’approdo per l’air cargo in quest’area strategica del continente.
Non a caso compagnie come FedEx e Dhl hanno fanno fatto di Malpensa il
principale hub del Sud Europa.
Oggi Malpensa è la porta di transito privilegiata per le
imprese del made in Italy che esportano e puntano a raggiungere in tempi rapidi i mercati più dinamici del pianeta.
Merci su ferro, asse Nord Italia-Europa. Collegamenti svizzeri

Oltre il 60% dei
prodotti italiani destinati all’export vengono realizzati nel raggio di 250 chilometri da Malpensa, dove hanno sede il 40% delle imprese nazionali che rappresentano quasi la metà del Pil del Paese.
In futuro, Malpensa si candida ad allargare l’area d’influenza e a diventare il
punto di riferimento per tutte le imprese esportatrici della macro-regione italo-svizzera.
In questo scenario risulta strategica l’accessibilità ferroviaria a Malpensa, garantita dal nuovo raccordo tra la Lombardia e il Canton Ticino e dai nuovi corridoi ferroviari svizzeri (Gottardo e Lötschberg).
L’asse ferroviario del Gottardo rientra all’interno del progetto
Nfta (Nuova ferrovia transalpina) e rappresenta uno dei due possibili percorsi di attraversamento della Svizzera, insieme all’asse del
Lötschberg.
Questo tracciato ferroviario, che riduce le percorrenze e le tempistiche sul tratto tra Milano e Zurigo, punta a un
riequilibrio modale in favore della ferrovia sia nel settore passeggeri sia in quello merci, rispondendo a un obiettivo fissato anche costituzionalmente dal Paese elvetico.
Anche l’Italia sta lavorando per accogliere lungo i suoi binari l’atteso aumento del traffico merci proveniente dalla Svizzera.
Milano hub nazionale per le merci. Infrastrutture strategiche
Gli interventi infrastrutturali previsti da
Rete ferroviaria italiana (Rfi, gruppo Fs Italiane) lungo gli assi del Sempione e del Gottardo nascono proprio dall’esigenza di aumentare la capacità della linea ferroviaria che collega l’Italia con la Svizzera in modo tale da adeguarla alla Nuova ferrovia transalpina.
Tra questi c’è anche il
Terzo Valico Genova-Milano, che rappresenta la naturale prosecuzione in direzione Sud dell’asse del Gottardo (corridoio Genova-Rotterdam).

La linea ferroviaria potenziata migliorerà la
connessione ai valichi transfrontalieri con la Svizzera e allo stesso tempo contribuirà al
collegamento strategico tra Milano, il nodo fieristico di
Rho, l’aeroporto di Malpensa e i centri intermodali di
Busto Arsizio-Gallarate e di
Novara.
Una partita complessa, nella quale è in gioco lo sviluppo del sistema logistico del Paese, secondo le linee guida del piano
“Connettere l’Italia” messo a punto dal Ministro delle Infrastrutture e trasporti Graziano Delrio.
In questa visione assumono una grande rilevanza sia i
sistemi portuale e aeroportuale, sia i
corridoi transalpini, sia il
sistema ferroviario.
Quest’ultimo, rappresentando l’elemento più efficiente di connessione tra le Alpi e il mare, è l’infrastruttura fondamentale su cui basare l’
integrazione modale dei flussi in ambito nazionale e la connessione dell’Italia all’Europa.