Hardware e Software per il magazzino
Finlogic investe sui tag Rfid
05 dicembre 2017
Costantino Natale, presidente e amministratore delegato di Finlogic, non ha dubbi: per avere maggior controllo sulla produzione è necessario “tracciare non solo il prodotto, ma anche il semilavorato e in alcuni casi anche la materia prima”.
È per questo motivo che la sua azienda, il cui portafoglio clienti include società di packaging, wine, food, chimica, farmaceutiche e industrie, fa uso dei tag Rfid per ottenere un’identificazione univoca.
Natale aggiunge che “con l’Rfid è possibile rilevare sia elementi quantitativi che qualitativi dei prodotti.
In questo senso si rivela utile, ad esempio, per il trasporto di farmaci, in modo da consentire che durante i processi logistici non vi siano alterazioni (che possono essere comunque registrate) che facciano venir meno l’integrità del dispositivo medico”.
La società di Natale è quotata in Borsa, e grazie ai risultati di bilancio in crescita in 5 mesi il titolo è cresciuto del 40%.
Questo ha permesso all’azienda di raccogliere capitali che consentono di effettuare investimenti, con l’obiettivo di trasformarsi in un polo dell’etichettatura.
L’azienda si muove anche in direzione della personalizzazione: ha, infatti, sviluppato un software che consente di definire in tempo reale il prezzo di un prodotto inserendo le specifiche richieste dal cliente.